Articolo di Sara Casella
Lo scorso 20 dicembre 2015 ci ha lasciati Myron Steward Rosander, lo storico Visual Designer dei Santa Clara Vanguard (dal 1976 al 2005), passato poi ai Phantom Regiment (dal 2010 al 2015). La sua lunga, ricca ed esemplare attività artistica non si distingue soltanto per la qualità e l’umanità di cui è intrisa, ma anche anche per i successi ed i miglioramenti che col suo carisma è riuscito a instillare in molti gruppi che si sono avvalsi della sua collaborazione.
Quando ci lascia un grande protagonista della storia della nostra attività, non è ammesso che ciò venga taciuto: probabilmente nessuno di noi ha mai conosciuto Myron direttamente, né ci ha mai lavorato insieme; ciò non toglie che le sue innovazioni in campo Visuale e creativo si siano indirettamente trasmesse al continente europeo, quindi pure all’attività nel nostro Paese.
La nostra Sara Casella ha quindi voluto recuperare un’intervista datata 2010, in cui Jeff Davis di Drum Corps World lascia un ampio spazio di parola a Myron, permettendogli di parlare distesamente della sua attività creativa legata ad uno degli show che hanno segnato la storia del Drum Corps International: stiamo parlando di “Into the Light”, show del 2010 dei Phantom Regiment Drum & Bugle Corps (Rockford, Illinois, USA).
Con questo piccolo ma significativo contributo noi di IMSB ci stringiamo intorno alla famiglia di Myron e ai suoi innumerevoli allievi in un sentito cordoglio; e a voi offriamo uno spaccato del pensiero e dell’attività di uno dei maestri Visual dell’attività di Marching Band e Drum Corps.
Jaff Davies: Intervista a Myron S. Rosander, nuovo visual designer dei “Phantom Regiment” (2010)
Con l’annuncio della nomina di Myron Rosander come nuovo visual designer, si sono accese le speranze di molti fan e molte famiglie di player di Phantom Regiment. Non sapete chi sia Myron? Impossibile, ma se così non è, eccovi un breve “riassunto” per presentarvelo.
Dal 1976 fino a tutto il 2005 Myron Rosander ha lavorato con i Santa Clara Vanguard come artista, istruttore, visual designer e assistente del Corps Director. Nel 2000 Rosander ha ricevuto il prestigioso premio “Gail Royer Memorial Vanguard of the Year”, il riconoscimento più alto che possa essere conferito all’interno dell’organizzazione Santa Clara Vanguard. Ulteriori crediti a lui attribuibili all’interno del Drum Corps International sono rappresentati dalla sua attività di designer, con la quale ha raggiunto il podio nel campionato del mondo di DCI; nel 2002, con uno show da lui disegnato, i Cascades (Seattle, Washington) sono arrivati in finale e nel 2006 i Madison Scouts, sempre con uno show firmato da lui, sono diventati i campioni del mondo.
Recentemente Myron ha disegnato gli show dei Bushwackers (Harrison, New Jersey), gruppo molto rispettato nel campionato Drum Corps Associates (campionato dedicato a player di tutte le età). Nel 2005 e nel 2006 ha lavorato come visual designer per la L.D. Bell HS Marching Band (Hurst, Texas) e durante questo biennio questo gruppo ha concluso il campionato Bands of America tenutosi ad Indianapolis (Indiana) piazzandosi rispettivamente al terzo e al secondo posto.
Inoltre Myron ha lavorato come membro dello staff di DCI ed è l’autore e protagonista di molte pubblicazioni su “Today’s Music Educator”, “Drum Corps World” e “DCI Today”, nonchè organizzatore di numerose clinic; durante questi 25 anni ha tenuto clinic per marching band e winter guard in tutti gli Stati Uniti ed è un giudice molto rispettato sia nel circuito BOA, sia nelle competizioni indoor indipendenti per winter guard e percussioni.
Jeff Davis (JD): Abbiamo dimenticato qualcosa nell’introduzione che gradiresti aggiungere?
Myron Rosander (MR): No, è più che sufficiente per sottolineare gli aspetti generali riguardanti la mia carriera… e per farmi sentire abbastanza vecchio! Ma va bene, perchè suppongo di lavorare “da un po’ “.
JD: Dopo aver conosciuto vari designer, alcuni pressoché sconosciuti, devo confessarti che mi sono profondamente emozionato nel sapere che il Corps [Phantom Regiment, ndr.] aveva scelto un designer del tuo livello. Mi piacerebbe moltissimo sapere come ti è stato proposto questo incarico, se ci hai dovuto pensare per un po’ prima di accettare e perchè sembra ci sia stato un lapsus nella tua carriera di designer dopo il 2006.
MR: Grazie mille per queste parole gentilissime Jeff, le apprezzo veramente molto. Per quanto riguarda il “come” sia iniziata questa “odissea”, posso dirti in tutta onestà che son stato io stesso a contattare i Phantom Regiment per primo. Naturalmente per spiegare come questo sia accaduto occorre che vi racconti cosa mi sia capitato negli ultimi anni, delle complicazioni mediche che mi hanno rapito dall’attività che amo.
Questo è quello che mi chiedono sempre molte persone e, onestamente, è un argomento molto personale di cui non è per nulla facile parlare. Tuttavia penso che i lettori veramente interessati probabilmente hanno diritto a sapere la storia che sta dietro alla mia lunga assenza. Farò del mio meglio per evidenziare (e smorzare) i punti salienti di tutto ciò che mi è accaduto, quindi vi prego di essere pazienti con me.
Dopo una lunga carriera come istruttore e designer dei Santa Clara Vanguard decisi che era arrivato il momento di andarmene dopo la stagione 2005. Trascorsi un anno con i Madison Scout nel 2006, ma a causa di cause di forza maggiore, ho dovuto, con non poca esitazione e dispiacere, lasciare l’organizzazione dopo una breve, ma memorabile, stagione.
La prima difficoltà di quell’anno fu il venire a conoscenza di problemi di salute che non condivisi con nessuno. Col senno di poi, è stato un errore. Ero malato, perdevo peso molto velocemente e il mio lavoro ne soffriva. Non ero assolutamente in grado di dare quel massimo sforzo creativo che desideravo offrire.
In realtà i problemi erano iniziati ancora prima, nel 2005, ma avevo continuato ad ignorarli finchè ormai non era troppo tardi. Ho goduto del tempo trascorso con gli Scouts e alla fine della stagione ho ricevuto una giacca del drum corp come segno di riconoscimento. L’annuncio mi apparve per e-mail e lo trovai curioso, quasi emozionante. Quella giacca degli Scouts è uno dei miei oggetti più preziosi perchè racchiude tutti i ricordi del tempo trascorso con loro.
Dopo i Madison Scouts, ero pronto a lavorare come Visual Designer per i Boston Crusaders. Era l’anno 2007, ma a Gennaio fui colpito da una malattia potenzialmente mortale che mi ha “escluso dai giochi”. Il 31 Gennaio 2007 mi diagnosticarono un’infezione al fegato in stadio finale che, per quanto riguarda quella malattia, è il peggior scenario che si potesse verificare. Inoltre mi diagnosticarono un’infezione ai reni al quarto stadio di evoluzione, ad un soffio dalla necessità di dialisi permanente. Sostanzialmente si trattava di una sindrome da disfunzione multi-organo.
A causa della gravità delle mie condizioni, la prognosi originale mi dava solo tre o quattro mesi di vita e pochissima (se non nulla) possibilità di guarigione. Non era possibile effettuare un trapianto perchè semplicemente non avrei potuto vivere abbastanza a lungo per sottopormi all’operazione. Nessuna emozione è comparabile a quella che si prova quando si viene informati che si sta per morire e che è troppo tardi per rimediare alla cosa. Nonostante la fede, quella è stata un tipo di paura che non avevo mai provato prima.
Beh, il riassunto è che passarono 3 mesi, ne passarono 6, passò un anno e, incredibilmente, ero ancora vivo. Detto questo, dopo 18 mesi passati ad entrare ed uscire dall’ospedale, la mia condizione continuò a migliorare col passare del tempo. Ovviamente la cosa sconvolse i medici, la mia famiglia e miei amici più cari, sconvolse persino me, che ero preparato per la mia fine incombente.
Ora son passati 3 anni e la mia infezione ai reni è perfettamente rientrata ed il mio fegato si è rigenerato in modo da permettermi di vivere una vita abbastanza normale. È folle e fantastico per come può suonare, ma mi è stata data una seconda occasione e ora sono molto più in salute, abbastanza da poter collaborare con un drum corps e per potermi godere tutte le cose meravigliose che la vita ha da offrire.
Semplicemente, è stato un miracolo. Non posso rigraziare abbastanza i medici, ma soprattuto la mia famiglia, i miei genitori e i miei amici per la guarigione fisica e spirituale che è avvenuta. È davvero difficile da descrivere, ma tutto ciò mi ha dato motivazione e mi ha spinto ad andare molto più avanti di quanto potessi desiderare nella mia vita. È stato semplicemente travolgente.
E questa è la lunga strada che mi ha portato ai Phantom Regiment nel 2010! Mi sono impegnato per cambiare prospettiva e impressione su qualcosa che è iniziato così terribilmente e questo mi ha portato a cercare i Regiment (e i Mandarins), che mi hanno dato la possibilità di tornare a disegnare show. Persino un anno fa non mi sembrava possibile e i tentativi di farmi apprezzare erano falliti miserabilmente, per questo non volevo nemmeno più provarci.
In ogni caso, mi avvicinai ai Regiment la scorsa estate dopo la conclusione della stagione del campionato DCI. Inizialmente contattai il Direttore Esecutivo Rick Valenzuela, che conosco dai tempi trascorsi insieme nei Santa Clara Vanguard. Dopo ciò, il Coordinatore del Programma Dan Farell che da lungo tempo collabora con i Phantom Regiment colse la palla al balzo e iniziò a muoversi qualcosa. Dopo un colloquio, in qualche modo fui nominato (tra moltissimi altri candidati) nuovo visual designer dei Phantom Regiment.
Penso che gran parte della decisione fosse fondata sul dubbio che io fossi veramente capace di ideare begli spettacoli, se fossi veramente in salute dopo aver mollato improvvisamente i Crusaders a fine 2007. E’ veramente fantastico ed affascinante osservare come si susseguono gli eventi della vita. Ma sono qui, e sono veramente grato oltre ogni misura esprimibile a parole per l’opportunità datami.
JD: Quale sarà l’entità totale di responsabilità che avrai all’interno del drum corps?
MR: Originariamente pensavo che dovessi essere semplicemente il visual designer e che pertanto quello sarebbe stato il mio ambito di responsabilità. Ma i Regiment hanno dimostrato un forte interesse nei miei confronti, osservandomi tra lo staff ed i membri del gruppo e mi vorrebbero tra di loro anche per insegnare ai membri. Certamente tutto ciò non inizierà pienamente che prima dello Spring Training, che io sto aspettando con ansia.
Spero che io possa essere in grado di portare un poco della mia esperienza e della mia conoscenza ai membri del corps, siccome insegnare è il mio unico reale divertimento, molto più che ricevere riconoscimenti o sviluppare design da solo.
Ancora però il mio lavoro sarà anche di tirar fuori le qualità del “vero” staff, di coloro che assieme ai membri del corps rendono lo spettacolo realtà. Lo status di drill designer è insignificante e grigio in confronto a quello che accade ogni giorno sul campo. Chiunque abbia mai marciato in un gruppo sa perfettamente cosa io intenda.
Volete sapere come va a finire? La seconda parte tra pochi giorni…