Leonardo Coccolo, 17 anni, quest’estate marcerà come Euphonium player nella hornline dei 7th Regiment Drum & Bugle Corps (New London, CT), gruppo parte della categoria Open Class del Drum Corps International. Nella vita quotidiana è un ottimo studente al quarto anno di liceo scientifico, pratica atletica e suona da diversi anni nella General Vincent Marching Band (San Benigno Canavese, Torino), all’inizio il sassofono, ora il baritono. Leonardo, primo italiano parte del progetto “Italiani in DCI & DCA“, si è gentilmente reso disponibile per una breve intervista in cui ci spiega il percorso intrapreso che gli ha permesso di realizzare un sogno divenuto realtà.
Dicci, quanto tempo hai pensato alla possibilità di audizionare e cos’è che ti ha fatto fare il passo decisivo per provarci?
Ci penso da più di un anno ormai, e quando Susanna, una ragazza della mia stessa Marching Band, è stata accettata per marciare in DCI, mi sono reso conto per la prima volta della fattibilità di questa esperienza. In realtà non ho dato molto peso all’idea finché, nel giugno scorso, è effettivamente partita: quando poi, una volta tornata, ho ascoltato i racconti della sua esperienza vissuta, lì ho iniziato ad avere veramente voglia di provare anche io.
In cosa consisteva l’audizione e come ti sei preparato?
A causa della grande distanza ho inviato un video d’audizione che consisteva in un brano melodico, uno tecnico e poi un esercizio di marcia. Per i brani, ho scaricato subito le parti dal sito non appena le hanno caricate, ovvero circa un mese e mezzo prima della data prefissata per l’audizione. Per tutto questo tempo le ho studiate quasi tutti i giorni perché non erano molto semplici, ma alla fine ce l’ho fatta. Riguardo all’esercizio di marcia, ho fatto il classico quadrato (8-to-5), alternando una volta lo slide in forward, la volta successiva lo slide in backward, così che gli istruttori esaminandi potessero vedere abbastanza bene tutte le componenti della postura e del passo.
Cosa e quando ti hanno risposto?
Mi hanno risposto poco dopo in modo positivo e io ero veramente felicissimo! Per prima cosa mi hanno aggiunto al gruppo facebook privato della hornline e successivamente mi hanno inviato una mail ufficiale in cui mi accettavano e mi chiedevano, tramite la firma del contratto, di diventare un membro dei 7th Regiment con l’euphonium.
Perchè hai scelto i 7th Regiment?
Le due possibilità che avevo erano di preparare un video generale e tentare con diversi gruppi sperando di essere accettato almeno in uno, altrimenti di provare direttamente l’audizione in un gruppo specifico. Io ho scelto la seconda opzione, quella cioè di tentare direttamente con i 7th Regiment, sia perché me ne hanno parlato molto bene, sia perché hanno reputazione di essere molto accoglienti, cosa che mi ha davvero colpito molto. Fortunatamente mi hanno preso e già in questo mese e mezzo ho potuto sperimentare la verità di questo aspetto. Infatti anche se non ci siamo ancora conosciuti di persona mi hanno già fatto sentire parte della famiglia attraverso il gruppo di facebook coinvolgendomi parecchio. Adesso sono impaziente di parlarci dal vivo!
Quando andrai e quanto resterai in America?
Per via della scuola andrò in America agli inizi di giugno: parteciperò al primo camp di quel mese. Sarò impegnato con il Drum Corps fino alla seconda settimana di agosto, quando ci saranno le finali del DCI a Indianapolis. Dopodiché mi concederò una piccola vacanza con la mia famiglia.
Cosa ti aspetti dall’esperienza che vivrai?
Mi aspetto di imparare veramente tante cose in molti ambiti, di crescere come persona e maturare, ma allo stesso tempo di divertirmi molto e fare nuove amicizie. Inoltre credo che avrò una grande occasione per migliorare l’inglese e soprattutto la qualità del suono, di marcia e in generale le mie abilità riguardo all’ambito marching band.
Come ti senti a dover andare in un Paese in cui si parla una lingua diversa? Dicci un timore che hai e una cosa di cui non vedi l’ora.
Non sono molto spaventato all’idea. Sicuramente all’inizio sarà un ostacolo che dovrò superare, ma avendolo studiato per diversi anni credo che una volta abituatomi non sarà più un problema. Una cosa di cui ho timore sono proprio gli allenamenti che dovrò affrontare, per via della durata e dell’intensità. Ma in fondo vado là proprio per questo, e faticando lì certamente otterrò risultati migliori. La cosa di cui non vedo l’ora invece è fare amicizia con i ragazzi americani per confrontare le nostre culture.
Cos’è che rende possibile andare? Se qualcuno fosse indeciso cosa gli consiglieresti?
La possibilità è determinata da quanto ci credi. Ovviamente c’è anche una componente fondamentale che è la responsabilità, che implica una buona organizzazione dei tempi, avere idee abbastanza chiare su cosa voler fare e non lasciare all’ultimo la preparazione dell’audizione. Se qualcuno fosse indeciso gli consiglierei di tentare in ogni caso. Perché se l’indecisione è solo sul piano “vado o no?” poi quando arrivi là, da quanto mi hanno raccontato, ti rendi conto di aver fatto senza dubbio la scelta giusta. Mentre se l’indecisione fosse riguardo alle competenze personali il discorso è lo stesso: tentare. Il peggio che possa succedere è che non si venga accettati. In quel caso si può studiare durante l’anno e riprovare la stagione seguente.
Bene Leonardo, grazie mille per l’intervista, complimenti per la grande avventura che stai per intraprendere e, da parte di tutti noi di IMSB e dell’Ufficio Italiani in DCI & DCA, un grande in bocca al lupo!
Vi invitiamo a visitare la pagina facebook di Italiani in DCI & DCA, a mettere “mi piace” ed a seguire tutti i nostri aggiornamenti.
Articolo di Susanna Camerlo